Dipendenza da nicotina

DIPENDENZA DA NICOTINA
Dipendenza fisica o psicologica?

Equilibrio Natura di Delia Solazzo

Perché la nicotina crea dipendenza. E che differenza c’è tra la dipendenza fisica e quella psicologica? In questo articolo ti voglio parlare del motivo per cui la nicotina genera dipendenza sottolineando le differenze tra la dipendenza fisica e la dipendenza psicologica.

Che cos’è la nicotina


La nicotina agisce in molti modi e la dipendenza fisica è legata principalmente all’azione che ha la nicotina sul cervello.

La nicotina è una sostanza psicoattiva contenuta in varie concentrazioni nelle foglie del tabacco che vengono coltivate ed essiccate per poi essere utilizzate come base per produrre tutti i derivati.
Il tabacco è una pianta originaria dell’America centrale che fu importata in Europa dopo la scoperta dell’America. Alla base della dipendenza psicologica dal fumo possiamo sicuramente mettere le campagne di marketing senza precedenti che furono poste in essere per diffondere l’abitudine al fumo, correlata ad un impressionante fatturato per l’industria del tabacco. Conoscere la storia del tabacco fornisce una vaga idea di quanto è stato fatto per indurre la dipendenza psicologica dal fumo.
Ma andiamo con ordine

La nicotina crea dipendenza


La nicotina si comporta a tutti gli effetti come una droga. Il meccanismo della dipendenza da una sostanza qualunque si determina attraverso tre fasi:

- La sostanza provoca piacere. Questo avviene perché vengono stimolate aree particolari del cervello e vengono rilasciate sostanze (neurotrasmettitori) che sono correlate alla sensazione di piacere. Il neurotrasmettitore tipicamente coinvolto nella dipendenza è la dopamina.

- La sostanza genera assuefazione. Ciò significa che con il tempo il recettore si abitua alla sostanza e diventa meno sensibile, ma nel frattempo ha perso la sua capacità di produrre il neurotrasmettitore attraverso stimoli naturali. Quindi si genera una mancanza di quell’ormone.

- Occorre una dose maggiore per provare la stessa sensazione di piacere. Quindi il fumatore dovrà ricorrere a dosi sempre maggiori di nicotina per ottenere la stessa sensazione di piacere.

La nicotina crea dipendenza fisica


Quella che ti ho descritto è una dipendenza fisica. Anche se sono coinvolte sensazioni che potrebbero sembrare psicologiche, perché si parla di felicità e piacere, in realtà è un’azione biochimica, quindi fisica.

In pratica quello che avviene è che la nicotina agisce su tutta una serie di ormoni e neurotrasmettitori modificando le sensazioni di piacere, gratificazione, serenità, ansia, attenzione e concentrazione, attraverso un’azione diretta e indiretta sul cervello.

La dipendenza fisica è correlata alla concentrazione di nicotina nel sangue ed è quella che crea, in mancanza, la crisi di astinenza. In parole molto semplici, un fumatore per provare le sensazioni che ti ho descritto ha bisogno di dosi regolari (e crescenti) di nicotina. In mancanza il suo corpo non è capace, o lo è in maniera ridotta, di produrre tutta una serie di ormoni che nel loro complesso vengono chiamati gli ormoni della felicità.

Generalmente la dipendenza fisica dalla nicotina, a differenza della dipendenza da altre droghe più pesanti, non genera crisi di astinenza violente. Questo significa che un fumatore, in caso di necessità può stare molte ore senza fumare, non subendo gravi conseguenze fisiche.

Questo significa anche che, in generale, un fumatore può smettere di fumare da solo senza supporto farmacologico, semplicemente astenendosi dal fumare.
Il periodo di crisi è generalmente ridotto a pochi giorni e i sintomi sono abbastanza leggeri e controllabili.

La dipendenza psicologia


La dipendenza psicologica è qualcosa di più complesso e non è necessariamente correlata alla nicotina, si potrebbe parlare più correttamente di dipendenza dal fumo o dalle sigarette o dal tabacco.

La dipendenza psicologica riguarda anche aspetti come la gestualità, l’abitudine, il significato attribuito al gesto, la motivazione. Tutti questi fattori sono correlati anche a una serie di condizionamenti ambientali che si insinuano nella mente, soprattutto in età adolescenziale.

Ancora oggi, nonostante le continue campagne antifumo siamo sottoposti a immagini che trasmettono i vari significati e sensazioni che può generare il fumo. E’ vero che la pubblicità esplicita è stata vietata, ma non c’è un film, anche tra quelli recenti in cui non si vedano i personaggi fumare, per i più svariati motivi.

Vediamo alcune delle motivazioni psicologiche che inducono a fumare e che in realtà non hanno nulla, o poco, a che fare con gli effetti della nicotina

- Bisogno di trasgressione. Questa è una cosa che riguarda i più giovani, ma spesso riguarda anche persone adulte che trovano rifugio nel fumo come valvola di sfogo per fare qualcosa di “trasgressivo”, ma tutto sommato consentito

- Senso di appartenenza. Anche in questo caso si tratta di un aspetto che riguarda principalmente i giovani. Fare parte di un gruppo è un’esigenza dell’essere umano anche se si trattasse del gruppo dei “fumatori”

- Voglia di emulazione. Secondo me questo è l’aspetto più importante e più subdolo della questione, perché tutti siamo sottoposti al confronto con modelli che riteniamo apprezzabili e a cui vorremmo assomigliare. La cosa più semplice da imitare è la gestualità.

Questi sono soltanto alcuni esempi, l’elenco sarebbe lunghissimo perché forse ognuno ha una diversa motivazione psicologica che lo rende dipendente dal fumo.

La dipendenza psicologica è anche quella che spesso fa soffrire un fumatore, infatti della dipendenza fisica ti accorgi solo quando effettivamente ti manca, mentre la dipendenza psicologica la senti anche prima della mancanza ed quella che fa riflettere sulla trappola in cui sei finito.

Spero che questo articolo abbia risposto alla tua domanda “perché la nicotina crea dipendenza” e di averti chiarito la differenza tra la dipendenza fisica e quella psicologica.
Se ti interessa l’argomento potrebbe piacerti leggere anche FUMARE E' UNA LIBERA SCELTA? in cui ti spiego quali sono alcuni i meccanismi psicologici, inaspettati che mantengono un fumatore nella trappola del fumo.

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